”Quando giù nel Tavoliere tutto arde la calura a Panni, sull’altopiano Pan Monte Sario, si gode la frescura“ *
 Già il titolo ci porta a pensare di un paese dove paesaggio incontaminato e tanta aria salubre si intrecciano fra loro creando un territorio da favola, un mondo affascinante.
A prima vista può sembrare un paese difficile eppure quei luoghi custodiscono autentiche riserve naturalistiche che meritano di essere visitate. Per questo armatevi di macchina fotografica e via, fra colline, boschi, ruscelli che saranno la scenografia del vostro vagabondare e godervi appieno il bel paesino di montagna che si chiama Panni in provincia di Foggia.
Godetevi le stradine del paese, gli uccelli, il verde, l’aria incontaminata a testimonianza di un territorio ancora sano. Alla fine, dopo tanto girovagare per il paese e fra queste bellezze naturali, un pò di relax sicuramente vi farà bene. Non aspettatevi grandi cose, ma parlate con la gente, entrate nei piccoli negozi, sedetevi sulle panchine della passeggiata del Castello, godetevi le prelibatezze della cucina locale. Guardate tutto l’insieme ed avrete in regalo la sensazione di aver scoperto un mondo sconosciuto e da favola riportandovi indietro nel tempo; visitate questa perla del Subappenino.
Una passeggiata nel bosco, in silenzio, riempiendosi i polmoni del profumo della resina dei pini, mentre la luce filtra tra i rami. Un pomeriggio di relax, sdraiate su un morbido tappeto di erba rivolgendo lo sguardo al cielo.
Da quanto tempo non ti concedi una pausa d’immersione nella Natura? Intanto chiudi gli occhi e non sarà difficile materializzare nella tua mente questi possibili scenari.
La sensazione che ne trarrai sarà d’immediato benessere, La Natura fa parte di noi, ma di cui ci siamo dimenticati.
Aristotele scriveva che “il medico cura, la Natura guarisce”
Panni vi aspetta con tutte le sue sagre, con tutti i suoi prodotti, con tutti i gioielli del suo territorio, con tutta la sua Natura. .

2-Esperienze

Spettacolo inatteso
**
Alla piscina dell’hotel Minerva
per curiosità sono salita
e l’intera Firenze
ai miei piedi mi son trovata.
Lo sguardo vola intorno,
non sa dove sostare…
Tutti i monumenti più belli
son qui a portata di mano,
sembra quasi poterli toccare.
Il Duomo col famoso Campanile
le Cappelle Medicee, Santa Croce,
i vari ponti sull’ Arno
che sonnacchioso scorre
nell’assolato meriggio.
Vicinissima Santa Maria Novella
fa sfoggio di sé,
austera e riservata nei chiostri interni,
diventa piacevole, accattivante
nei chiari colori della facciata;
il verde ed il bianco si alternano
nei vari marmorei decori
e negli archi perimetrali.
Tutto mi attrae, mi sorprende e
…e la bocca si dischiude
in un tacito “oh” di meraviglia.

******…******

Immeritato dono
**
Grazie, Vergine Maria,
che in sogno, stanotte,
a trovarmi sei venuta.
Umile eri nel tuo abito
azzurro un po’ scolorito,
ma gli occhi, il viso
e il tuo splendido sorriso
emanavano luce di Paradiso.
In un verde, sterminato campo
di grano novello
per mano a passeggio portavi
il tuo bel Bambinello.
Dove poggiavate i piedi
più alto diventava il grano.
Io, esterrefatta, gli occhi
sgranavo…,
consapevole testimone
di un prodigio divino.
Tu, divertita, mi hai sorriso
avvolgendomi in una scia
di soave, intenso profumo,
immeritato dono gradito,
che, forte, ancora percepisco
nella luce chiara del mattino.

Volare
**
Questa notte ho sognato di volare,
tra nuvole vaporose e cieli limpidi
mi libravo.
Non come uccello volavo
ma spirito libero, soave.
Di me solo le mani notavo,
timone valido, ogni direzione
provavo.
A destra e a manca mi portavo
a far capriole mi attardavo.
Sotto di me, ma tanto lontano,
il mondo intero, confusamente,
si dimenava
con l’intento, intento vano,
di trovare gioia nell’umano…
Oh, come vorrei saper veramente
volare!
**
***…***

LUCIA MANUPPELLI MASTRANGELO

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