Spettacolo inatteso
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Alla piscina dell’hotel Minerva
per curiosità sono salita
e l’intera Firenze
ai miei piedi mi son trovata.
Lo sguardo vola intorno,
non sa dove sostare…
Tutti i monumenti più belli
son qui a portata di mano,
sembra quasi poterli toccare.
Il Duomo col famoso Campanile
le Cappelle Medicee, Santa Croce,
i vari ponti sull’ Arno
che sonnacchioso scorre
nell’assolato meriggio.
Vicinissima Santa Maria Novella
fa sfoggio di sé,
austera e riservata nei chiostri interni,
diventa piacevole, accattivante
nei chiari colori della facciata;
il verde ed il bianco si alternano
nei vari marmorei decori
e negli archi perimetrali.
Tutto mi attrae, mi sorprende e
…e la bocca si dischiude
in un tacito “oh” di meraviglia.
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Immeritato dono
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Grazie, Vergine Maria,
che in sogno, stanotte,
a trovarmi sei venuta.
Umile eri nel tuo abito
azzurro un po’ scolorito,
ma gli occhi, il viso
e il tuo splendido sorriso
emanavano luce di Paradiso.
In un verde, sterminato campo
di grano novello
per mano a passeggio portavi
il tuo bel Bambinello.
Dove poggiavate i piedi
più alto diventava il grano.
Io, esterrefatta, gli occhi
sgranavo…,
consapevole testimone
di un prodigio divino.
Tu, divertita, mi hai sorriso
avvolgendomi in una scia
di soave, intenso profumo,
immeritato dono gradito,
che, forte, ancora percepisco
nella luce chiara del mattino.
Volare
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Questa notte ho sognato di volare,
tra nuvole vaporose e cieli limpidi
mi libravo.
Non come uccello volavo
ma spirito libero, soave.
Di me solo le mani notavo,
timone valido, ogni direzione
provavo.
A destra e a manca mi portavo
a far capriole mi attardavo.
Sotto di me, ma tanto lontano,
il mondo intero, confusamente,
si dimenava
con l’intento, intento vano,
di trovare gioia nell’umano…
Oh, come vorrei saper veramente
volare!
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***…***
LUCIA MANUPPELLI MASTRANGELO