Lungotevere
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Imbottigliati in un traffico bestiale
mi guardo intorno…
I platani secolari stormiscono
scossi dal vento
e le foglie si staccano
dai rami a frotte…
Una in particolare
sembra , ampia e leggera,
danzare nell’aria invernale.
Fluttua lieve,
non ha fretta di atterrare
ed il vento l’aiuta
a rimanere in quota.
Volteggia sicura,
quasi pavoneggiandosi
della spettacolo che offre…
Improvvisa la pioggia:
uno dei tanti “goccioloni”
colpisce la foglia ballerina
e, senza complimenti,
la spiaccica contro il parabrezza.
Rimane lì,
incredula di tanta violenza.
Apro il finestrino,
la raccolgo, l’asciugo:
è bella, tenera.
La conserverò tra i miei ricordi.
Non può tanta leggiadria
finire nel fango della via!
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Desiato nido
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Sento nel cuore vibrare
una musica arcana,
non ha niente di umano,
sembra celestiale.
Come canto di sirena
affascina i miei sensi;
un dolce languore
avvolge l’anima mia
e mi trasporta lontano.
Lontano nel tempo infinito,
lontano su candide nubi
di vapori soffici, irreali:
nido tenero e caldo
dove il cuore, pulcino implume,
trova, alfine, la sua pace.
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