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5-Miscellanea

MISCELLANEA – RACCOLTA DI POESIE
Manuppelli Lucia,(autrice).
Professoressa di Lettere ,nata a Panni (Fg) il 22 settembre 1942, sposata con il Dott. Giuseppe Mastrangelo, vive
a Foggia dal 1969.“

Autismo
*.*
Ai piedi di una voliera
è incantata Luna
dai pappagalli variopinti.
Anch’ella è prigioniera
in una gabbia invisibile,
ma quanta meraviglia
nei suoi occhi spalancati,
quanta tenera dolcezza
nelle sue pupille vellutate!
Come vorrei trovare un varco
mia Luna,nel tuo mondo segreto
e perdermi, mano nella mano,
con te nel suo immenso mistero!
***..***

La voce del mare
*.*
Cupa è,oggi, la voce del mare,
sorda, minacciosa
e l’onda si lancia furiosa
sulla bassa scogliera
che l’accoglie timorosa.
Gl’infratti con mille cascate
si colman spumosi,
l’acqua ristagna un attimo
e, poi, defluisce lieve,
carezzevole, quasi a lenire
l’offesa prima subita.
Ma una nuova onda,
un’altra ancora si profila
come nell’eterno alternarsi
di gioia e dolore
d’ansia e serenità
d’angoscia e speranza
nell’inspiegabile vita umana.

***..***

Anniversario
*
Pioggia luminosa
ci dona la luna stasera,
avido, vestendosi d’argento,
il mare la beve.
L’onda sonora, armoniosa
accarezza sul bagnasciuga
le nostre caviglie nude
nel suo perenne andirivieni.
Dolce serata estiva, calda
ci avvolgi e ci riporti
la gioiosa atmosfera del giorno
lontano del nostro matrimonio.
Annoso è questo anniversario,
ma l’emozione ritorna piena;
il cuore non si arrende
al fatale andare del tempo.
La vita è corsa veloce
a volte aspra,deludente,
ma il sentimento non s’intacca:
esso è eterno!
***..***

Vecchiaia
*
Pensieri evanescenti
si sfrangiano lievi
come nuvole al vento.
L’andare sicuro, altero
a volte diventa incerto,
cerca adeguato sostegno.
Memorie recenti
si scoprono labili,
non osano sfidare il tempo.
I ricordi solamente
restano vividi nell’animo
come fasci di luce intensa e,
se sono dolorosi,
inondano il cuore
d’immutato tormento.
Ecco è la vecchiaia
che, puntuale, s’avvicina
a presentare il conto.
La vita diventa rimpianto;
s’accetta l’inevitabile ma,
quanto costa far finta di niente.

A Costanzo
*
Lontano, nel grande mare
dei ricordi, sei approdato
fratello mio, perfetto sosia,
copia vivente di nostro padre.

Come lui, nobile d’animo
e d’intelletto, hai donato
a tutti un po’ di te.

A larghe mani hai elargito
ciò che ti caratterizzava
senza attendere ricompensa, mai!

Condividevi il tuo profondo sapere
e la tua gioia di vivere,
smisurata gioia, impossibile
a contenersi solo nel cuore.
***..***

Come una trottola
*
Come una trottola
che gira vorticosa
la mente cerca il perchè
di mille cose.
La risposta non è mai lineare
e sempre più m’avviluppo
in strane congetture,
in contorte fantasie
per giustificare, alleviare
le più cocenti delusioni.
“Il tempo-dicono- è buon samaritano”,
a me, però, non ha portato
giovamento neanche lontano:
ogni volta è come scoprire
un nuovo dettaglio, un dubbio
che m’attanaglia l’animo.
Gira questa trottola frenetica,
gira, non vuole smettere:
non riesce ancora ad accettare,
ad accettare senza pensare,
le amarezze della vita!
***..***

LE DUE DEE
*
Il cielo è nero,
ormai quasi invernale;
scure nuvole s’accavallano
uniformi, pesanti
ed opprimono l’animo.
Solo un punto ad oriente,
come un argenteo cuneo,
fora l’ammasso nuvoloso:
è Aurora!
Con le dita delicate
spinge le nubi lievemente,
le sfrangia senza vento,
colorando di rosa i bordi esterni.
E’ uno spettacolo inusitato
che attrae l’avido sguardo
e rasserena il cuore.
Le nuvole si ritirano timorose
formando un oscuro semicerchio
vivificato da improvviso splendore:
è IRIDE!
Coi suoi splendidi colori
forma un arco maestoso
che unisce l’Irpinia al Tavoliere.
L’occhio è in visibilio
e mai smetterebbe di ammirare…
Paghe, alfin, le dee si ritirano
lasciando al Sole il predominio.
***..***

LUTTI
*
Quando il dolore colpisce costante,
senza tregua,
la mente ne rimane sopraffatta
e quasi si perde.
Quando il carico è pesante,
insostenibile,
anche le spalle s’incurvano
involontariamente.
Inane è lo sforzo per rialzarsi,
si vorrebbe aiuto
nessuno, però,può sostenerti:
il problema è personale.
Dura è la legge della vita:
ad ognuno il suo!
Ma perchè tanto dolore nel mondo?
Perchè tanta indifferenza?
***..***

ALBA AUTUNNALE
*
Blu appare oggi il Gargano
ai primi timidi albori,
avvolto in un velo di mistero
dai notturni vapori marini.
Il sole ancora pallido
non riesce ad asciugare
quest’umidità ottobrina
e tutto sembra irreale,
ovattato, quasi fluttuante,
come in sogno, danzante.
E’ bello immaginare
cosa celi momentaneamente
questo sipario evanescente:
l’anima fantastica e si perde
in mille strane congetture,
in intime emozioni …
Il sole sempre più alto,
scopre il verde dei crinali,
il candore delle rocce calcaree
e, prepotente, si riflette nel mare
come specchio argentato
che ridesta tutto il creato.

SPERANZA
*
Nell’età ormai tarda,
quando la realtà appare grave,
quando la fantasia ed il brio
non sanno più donarle la dolce
armonia di un tempo,
l’anima si china su se stessa
e pensa …
Cerca nuovi orizzonti,
una vivida luce divina
che rischiari nuovi mondi,
un’assoluta armonia
che non sappia di terreno,
che non si perda lungo
sentieri ormai percorsi,
aspri, deludenti, angoscianti.
Cerca pace, serenità ed Amore:
spera in un mondo migliore!
***..***

INTERROGATIVI
*
Nuvole basse, lattiginose
sembrano soffocare il cielo,
statico il grigio mare,
quasi senza onda, langue triste.
Smorta arriva la sua voce
all’anima e l’addolora.
Dov’è il calore del sole
che giace vinto dalla fumosa
pesantezza delle nubi spumose?
Dov’è il riso sonoro dei bimbi
che allietava i nostri cuori,
dove sono gli innumerevoli sogni
che portavano armonia e luce
ai miei giorni ormai passati?
Tutto è fermo, silenzioso,
quasi in agonia …
Eppure, eppure io avverto in me
un anelito alla vita, alla gioia …
Cos’è questo intenso pulsare,
questa possente forza arcana
che ancora, prepotente, anima
l’essere mio ed ancora, ancora
mi sprona a proseguire?
***..***

CORONAVIRUS
*
Invisibile come il dolore,
il corona-virus ti assale
subdolo, in un abbraccio letale.
Come il dolore invade ogni angolo
del tuo essere: ti piega le ginocchia,
ti strozza il respiro in gola …
Incredulo ti appare, a sorpresa
cambia ogni aspetto della vita,
ti chiude in casa in triste attesa.
Impauriti, attoniti tiene i cuori,
sospesi come bandiere a mezz’asta,
desiderosi solo che una mano amica,
tirandoli su fino a pennone lievi,
possa donar loro il senso perduto
dell’agognata perduta libertà.
***..***

RUGHE
*
Oggi mi sono guardata,
mi sono guardata allo specchio:
mille rughe deturpano il mio aspetto!
Potrei chiamarle per nome,
ad una ad una, queste mie rughe
con tutti gli innumerevoli attributi
atti alla cattiveria umana.
Ma le rughe oggi si possono cancellare,
basta qualche sapiente punturina.
Così fan tutte e ne sono soddisfatte!
Le mie rughe, però, son frutto di dolore,
spesso senza alcuna colpa individuale,
ed il dolore non si può cancellare,
si può solo sopportare,
sperando che non arrechi altro male.
***..***

UNA BOMBA D’ACQUA
*
Ammirevole è, oggi nel cielo, Eolo
avvolto in maestosa nuvola bianca,
splendente nel caldo sole estivo.
Il suo volto diventa cupo, minaccioso
e soffia come orango inferocito.
Il suo braccio teso chiama a raccolta
altre nuvole bianche che, avanzando,
diventano scure , promettono procella.
Fremono gli alberi a tanta violenza
e, come spesso nella vita gli uomini,
rimangono impauriti, attoniti.
Il cielo, diventato ormai tutto nero,
schiaccia la terra col suo manto greve.
Noi, in macchina, persi nel nulla,
ci sentiamo fuscelli in balia del vento;
cadono imperiose le prime gocce
gocce di fitta pioggia furiosa.
Ci fermiamo:”Dove cadrà questa bomba?
su di noi o altrove?” …
La paura invade i nostri cuori,
gli alberi piegano le folte chiome
pronti, tutti, ad affrontare
una nuova, inaspettata prova.

***..***

LA VITA

*

***..***

EVANESCENTE BELLEZZA

*

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NUVOLE
*

***..***

IL MIO CILIEGIO
*
Guardo il cielo:
Oggi il mio ciliegio è in fiore:
candidi ciuffi vaporosi, delicati
profumano il mio terrazzo
chiamandomi ad uno spettacolo
che dir meraviglioso è poco.
Nato per caso,
da un nocciolo buttato in quel vaso
da mano amica ma certo ignara;
caparbiamente cresciuto in ombra,
mai prima notato,
ora nel suo primo inaspettato fiore,
apparso in tutto il suo splendore,
allieta il cuore del Covid prigione.
Mi piace guardarlo, miracolo insperato,
mi piace annusarne il profumo gentile,
mi piace immaginare i suoi piccoli frutti
a ciocche che gradualmente si coloreranno,
già pregusto la loro dolcezza …
e sono sorprendentemente felice!

***..***