”Quando giù nel Tavoliere tutto arde la calura a Panni, sull’altopiano Pan Monte Sario, si gode la frescura“ *
 Già il titolo ci porta a pensare di un paese dove paesaggio incontaminato e tanta aria salubre si intrecciano fra loro creando un territorio da favola, un mondo affascinante.
A prima vista può sembrare un paese difficile eppure quei luoghi custodiscono autentiche riserve naturalistiche che meritano di essere visitate. Per questo armatevi di macchina fotografica e via, fra colline, boschi, ruscelli che saranno la scenografia del vostro vagabondare e godervi appieno il bel paesino di montagna che si chiama Panni in provincia di Foggia.
Godetevi le stradine del paese, gli uccelli, il verde, l’aria incontaminata a testimonianza di un territorio ancora sano. Alla fine, dopo tanto girovagare per il paese e fra queste bellezze naturali, un pò di relax sicuramente vi farà bene. Non aspettatevi grandi cose, ma parlate con la gente, entrate nei piccoli negozi, sedetevi sulle panchine della passeggiata del Castello, godetevi le prelibatezze della cucina locale. Guardate tutto l’insieme ed avrete in regalo la sensazione di aver scoperto un mondo sconosciuto e da favola riportandovi indietro nel tempo; visitate questa perla del Subappenino.
Una passeggiata nel bosco, in silenzio, riempiendosi i polmoni del profumo della resina dei pini, mentre la luce filtra tra i rami. Un pomeriggio di relax, sdraiate su un morbido tappeto di erba rivolgendo lo sguardo al cielo.
Da quanto tempo non ti concedi una pausa d’immersione nella Natura? Intanto chiudi gli occhi e non sarà difficile materializzare nella tua mente questi possibili scenari.
La sensazione che ne trarrai sarà d’immediato benessere, La Natura fa parte di noi, ma di cui ci siamo dimenticati.
Aristotele scriveva che “il medico cura, la Natura guarisce”
Panni vi aspetta con tutte le sue sagre, con tutti i suoi prodotti, con tutti i gioielli del suo territorio, con tutta la sua Natura. .

4-I molteplici volti dell’amore

San Pietro
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Opera imponente, maestosa,
avvolgi con le tue colonne
il visitatore in caldo
abbraccio spirituale.
Frutto sei d’uomini illustri,
ispirati da Mente Superiore,
che, qui, hanno profuso ingegno
e materiale prezioso.
Ognuno si sente piccolo,
formica quasi, in questo brulichio
e crede, forse, di cogliere
una parvenza del Divino.
Tu, Cristo gigantesco,
che conosci e condividi
tutte le ansie umane,
dall’alto della tua lignea croce
osservi ogni cosa…
Il tuo sguardo severo
diventa tenero, pietoso,
lievemente s’insinua nel profondo
e scioglie la mia angoscia lacrime
trasformandola in calde,
copiose lacrime liberatorie
che inondano il viso
e danno ali all’anima mia
che, nuda, vola leggera,
sfiora l’alta volta istoriata
e, per un attimo, assapora
l’eternità…

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Una lacrima

*

Un’ansia indicibile
affanna il mio cuore:
un altro tuo compleanno
da vivere senza te.
Cosa avresti fatto,
come ti saresti
ancora trasformato?
Cerco di immaginare
ma la tua figura fissa rimane
negli occhi e nella mente.
Solo una lacrima
riga il mio volto:
una nuova ruga
d’amore e di dolore!

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