Cuore
*
Avevo un sogno
e me l’hanno rubato:
era lieve, gentile,
fatto d’amore e di poesia.
Con esso volavo serena
in cieli limpidi, giuliva;
da morbide nuvole rosa
mi lasciavo cullare
senza vedere il male
che mi circondava.
Strappato han l’ali
al mio bel sogno,
giace il cuore
sulla sabbia rovente
di mille tradimenti.
E’ legge sacra per te:
nella vita non c’è
che un unico grande amore.
Volare più non potrai
povero cuore!
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Rigenerarsi
*
Quando si fa sera
ed il dolore si acquieta
tra le righe di una preghiera,
sento rinascere nel cuore
la forza del mio giovanile amore,
la purezza di un sentimento
che sovrasta ogni risentimento.
Nasce come da una sorgente
inesauribile d’acqua spumeggiante,
si sprigiona in mille cascatelle
e inonda tutto il mio essere
trascinandomi in una dimensione diversa.
E’ come un unguento miracoloso
che rimargina ogni ferita
e dona un benessere favoloso;
è come un bel sogno
che non annulla l’amara realtà
ma certamente per un po’ l’allontana
e mi fa sentire viva, palpitante!
Rigenera in me la capacità di lottare,
mi elargisce vitalità:
lentamente vince la depressione
ed io mi sento libera, serena.
E’ un dono o una patologia?
Non so!
Certamente è un pozzo,
un pozzo di cui non scorgo il fondo,
in cui butto ogni mia amarezza,
ogni negativa umana esperienza
per sentire le spalle più leggere
e la mente più fresca.
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