Delusione
*
Avevo una certezza:
il tuo amore.
Era la mia forza,
l’ancora a cui legare
le mie debolezze,
la mia fragilità.
Il mio dolore si stemperava
al suo calore;
era una mano da stringere
per superare l’angoscia.
Ora che si è rivelato falso
a cosa mi appoggerò?
Fluttuo nel vuoto
senza un appiglio,
dove finirò?
Era perfetto
solo nella mia mente:
l’avevo idealizzato!
Ora, caduto dal suo piedistallo,
appare come un mucchio
di pietre scheggiate,
aride pietre
che feriscono il cuore.
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Presenza
*
Suoni indistinti
portati dal vento
avvolgono la mente
e mi parlano di te.
Un’onda di ricordi
fa palpitare il cuore
e rinnova il dolore.
Sibila incessante il vento
creando un vortice
intorno al mio cuore
d’emozioni, di desideri,
di speranze…
Sei tu, figlio,
che vieni a trovarmi,
che, come vento,
giochi coi miei capelli,
accarezzi il mio viso,
sussurri al mio orecchio?!
Non riesco a decifrare
il tuo nuovo linguaggio
ma ti sento qui,
avverto la tua vitalità.
Ti sento qui
e porgo il volto al vento
per assaporare la tua presenza,
per sentire il tuo affetto,
per stringerti al petto
evanescente sostanza
fatta di vento.
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